Ristrutturazione spazio domestico: totale o parziale?
Non è sempre necessario ristrutturare totalmente la propria casa per cambiare il suo stile e ottimizzarne lo spazio. Spesso, soprattutto se le condizioni generali dell’abitazione sono buone, è sufficiente intervenire parzialmente sugli ambienti, ovviamente chiedendo consigli a un buon architetto che si occupi anche di interior design, in modo da sfruttare al meglio gli spazi disponibili. Per ristrutturazione totale si intende la demolizione completa di tutti i pavimenti, tramezzi, impianti, la ricostruzione delle pareti, con una nuova verniciatura, nuovi battiscopa, infissi, arredi e sanitari: un rifacimento a 360°.
La ristrutturazione parziale, invece, consiste nel rifacimento di uno o più ambienti, spesso creando da una stanza più grossa due aree separate oppure, viceversa, da due locali più piccoli creare un unico grande open space. La ristrutturazione dello spazio prescelto solitamente include anche lo smantellamento e il rifacimento della pavimentazione, la tinteggiatura delle pareti, nuovi arredi, sanitari e rubinetterie. Sicuramente affrontare una ristrutturazione parziale comporta dei costi inferiori e più sostenibili rispetto a una ristrutturazione completa di tutta la casa.
Questo tipo di lavoro solitamente è scelto da chi non vuole (o non può) stravolgere totalmente l’assetto della propria casa, oppure da chi semplicemente vuole dare a essa una nuova vita, sfruttando diversamente gli spazi e modernizzando il look dell’habitat domestico. In questo modo, pur non cambiando completamente l’assetto dell’edificio, si possono riadattare gli ambienti secondo le proprie necessità e gusti, rendendoli più confortevoli e apprezzandoli di più, per riscoprire cosa significhi davvero sentirsi a casa.
L’importanza dell’arredamento e la figura dell’architetto
Quando si vuole intraprendere un processo di ristrutturazione e rinnovamento della propria abitazione, è fondamentale rivolgersi a un architetto. È lui che, a seconda delle esigenze del cliente, dà forma al progetto e lo fa attuare. Oltre a occuparsi della trasformazione architettonica degli ambienti, può fare anche da interior designer. L’interior designer è colui che si interessa esclusivamente del lato estetico, occupandosi dei miglioramenti, delle finiture e degli arredamenti. La figura professionale che si occupa dell’interior design, soprattutto nel corso di una ristrutturazione parziale volta a ottimizzare gli spazi, deve prestare molta attenzione a scegliere gli arredi più adatti a tale scopo.
Le giuste scelte architettoniche e di arredo sono determinanti nell’ottenere spazi comodi e confortevoli, ma al tempo stesso pratici e funzionali. Inoltre, soprattutto per chi ha una casa piccola, è importante sfruttare la luce perchè amplifica la percezione di grandezza, l’architetto sicuramente baserà il suo progetto anche tenendo conto di questo fattore. E’ possibile, altresì, richiedere un progetto virtuale 3D della ristrutturazione per rendersi conto di come saranno gli ambienti prima ancora di iniziare i lavori.
Per dividere un ambiente ampio ricavandone due più piccoli, si possono usare diversi metodi: costruire pareti in diversi materiali e installando porte (solitamente scorrevoli), usare separè/paravento, librerie e altri arredi. Quando si tratta di ottimizzare lo spazio (sia in case grandi che, soprattutto, nelle case piccole) la scelta dell’arredamento è fondamentale. Innanzitutto molte suddivisioni possono essere create proprio con la disposizione dei mobili. In secondo luogo, è fondamentale che gli arredi siano adatti all’ambiente che andranno ad occupare, cercando di sfruttarne appieno lo spazio. Inoltre, devono essere usati con creatività e astuzia. Ecco perchè è importante affidarsi a un esperto in interior design che sappia come valorizzare l’ambiente domestico.
Come ottimizzare lo spazio di casa con la ristrutturazione parziale di una singola porzione di casa. La zona giorno
Se si dispone di una cucina su suggiorno (oppure di una grande cucina) e si vogliono dividere le due aree, si può procedere con la ristrutturazione dello spazio in diversi modi. Uno può essere quello di installare una interparete, ce ne sono di diversi materiali (legno, vetro, cartongesso) e stili. Oppure una struttura in vetro con porta scorrevole, molto bella esteticamente e funzionale perchè non fa disperdere la luce pur dividendo la stanza. In questo modo i due ambienti possono essere ben separati (ad esempio, mentre si cucina e non si vogliono diffondere gli odori nelle altre zone della casa), mentre in altri momenti si può godere di un grande open space.
Se la ristrutturazione dello spazio prevede di separare degli ambienti con una parete divisoria, si può pensare di utilizzare il cartongesso, una soluzione economica, efficace e molto versatile. La parete creata può essere decorata oppure, per sfruttare appieno lo spazio creato da essa, si possono collocare delle utilissime mensole. Un altro materiale utilizzabile per creare una divisione è il vetrocemento, che dona molta luminosità. Lo si può trovare in diverse versioni, liscio, ondulato, colorato, e anche in differenti forme e tagli.
Se non si desidera distaccare del tutto i due ambienti si può anche scegliere di realizzare una colonna o una mezza parete in cartongesso. Si può sfruttare quello spazio per posizionarci delle mensole, oppure da una parte un mobile della cucina, dall’altra uno del soggiorno. Se non vi è la necessità di usare gli spazi ricavati dalla parete, allora questa può essere decorata con fantasie, immagini, stampe o quadri.
In alternativa si può optare per un separè. Anche qui ci si può sbizzarrire nella scelta perchè esistono moltissime varietà in differenti design e materiali (legno, metallo, vetro, bamboo, sughero, carta di riso, in tinta unita, colorato, con figure, geometrie, forme astratte o fotografie).
Il metodo più utilizzato per suddividere due zone è quello di giocare con l’allestimento, creando quindi una divisione con gli arredi. Si può creare una spartizione con una libreria, uno scaffale, una parete attrezzata (magari double face per sfruttare a pieno gli spazi offerti dall’elemento), oppure con i mobili stessi della cucina, per esempio la penisola. In questo modo non si ottengono due aree completamente separate, bensì un open space con le due zone comunque distinte, ottimizzando lo spazio usando l’elemento più importante della cucina: la superficie di lavoro. Sfruttando il bancone della cucina come divisorio, si possono anche inserire nell’arredamento elementi pratici e di design come gli sgabelli, in modo che gli ospiti dal soggiorno possano sedersi per chiacchierare con il padrone di casa intento a cucinare. Oppure si può preparare la colazione mentre si tengono sott’occhio i bambini in soggiorno o seduti al bancone della penisola.
Un elemento molto affascinante che può essere utilizzato per dividere la cucina dal soggiorno è il camino. Oltre a essere una struttura di grande impatto visivo e che conferisce alla stanza un estremo senso di accoglienza, il caminetto posizionato tra cucina e soggiorno può essere sfruttato anche per riscaldare questi due ambienti. Per ottimizzare ulteriormente lo spazio in cucina, l’architetto può scegliere soluzioni creative come il tavolo con i cassetti (per contenere posate e tovaglie), e optare per mensole e ripiani con barattoli e contenitori, anzichè utilizzare armadietti e mobiletti.
Ottimizzare lo spazio nella zona notte
Talvolta, per necessità o per gusto personale, si può scegliere di suddividere la camera da letto in due aree diverse. Questo può capitare perchè si dispone di una casa piccola e quindi si vuole ottimizzare lo spazio ricavando dalla zona notte anche un’area vivibile, uno studio o una cabina armadio. In altri casi, invece, può accadere che si disponga di un ambiente per la notte così ampio che sembra poco sfruttato e quindi si sceglie di dividerlo per adibirne una parte a ufficio, a stanza degli hobby, a palestra oppure anche a bagno privato.
Se la camera è molto piccola si potrebbe optare per un letto a soppalco. Questa soluzione permette di non rinunciare alla comodità di avere un letto matrimoniale, ma senza occupare spazio sul pavimento che potrà, invece, essere sfruttato come zona ufficio o per collocarci un armadio. Allo stesso modo, se il soffitto è sufficientemente alto e ci sono le condizioni ideali, è possibile realizzare un soppalco dove collocare il letto, mentre l’area sottostante può diventare l’ufficio oppure un’area living dove passare il tempo anche durante il giorno o con gli ospiti.
Una tipologia di letto molto funzionale è quella con il contenitore, dove si possono tenere coperte e biancheria da letto. Per dividere la zona da notte si può utilizzare l’armadio, la scrivania, una bella libreria di design, un separè, un mezzo muro (o mezza parete) oppure una parete in cartongesso.
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