Termoarredo quando ristrutturare significa anche modellare. Tra le varie esigenze che possono presentarsi durante la ristrutturazione di un appartamento emerge quella di rinnovare la propria casa utilizzando elementi decorativi che siano, allo stesso tempo, anche funzionali.
Il concetto di praticità, con cui veniva progettato l’immobile fino a qualche anno addietro, prevedeva l’uso di oggetti semplici costruiti peculiarmente con materiali resistenti per gli anni a venire. Ad esempio, i termosifoni erano concepiti come l’unione di due o più elementi (a seconda della grandezza della camera) il cui unico scopo era quello di riscaldare gli ambienti interni a prescindere dal tocco decorativo. Si puntava esclusivamente sulla qualità dei materiali, studiando la capacità termica dei vari metalli per proporre prodotti concorrenziali a basso prezzo.
L’obiettivo, nella maggioranza dei casi, era centrato sull’aumento delle vendite nel settore edilizio, perché la costruzione di nuove abitazioni offriva possibilità allettanti ai produttori di caloriferi. Un’impresa costruttrice che doveva dotare l’immobile con un impianto di riscaldamento, cercava di risparmiare sulla qualità del termosifone nel rispetto, comunque, delle leggi in vigore. Non era raro, quindi, acquistare una casa già predisposta con radiatori in alluminio anziché in ghisa, e il più delle volte erano montati negli angoli nascosti di una camera. La ghisa, a differenza dell’alluminio, ha una serie di caratteristiche fra cui quella di possedere un potere calorifero superiore, di riscaldare la casa immediatamente e di mantenere il tepore anche a termosifoni spenti. L’alluminio, molto più economico della ghisa, ha una capacità termica inferiore poiché riscalda immediatamente e si raffredda con la stessa rapidità, ma si presenta come un materiale più leggero, facile da forgiare creando radiatori semplici e poco ingombranti. Infine l’acciaio si pone come via di mezzo fra la ghisa e l’alluminio. La capacità termica è intermedia, a vantaggio della praticità e della robustezza. I problemi che potevano insorgere con l’utilizzo dei classici termosifoni erano strettamente legati alla pulizia e alla manutenzione.
Essendo nascosti nei posti più reconditi (l’unico scopo era quello di riscaldare, non di arredare) non era facile pulirli o riverniciarli ogni qual volta se ne fosse presentata la necessità. Smontare un calorifero in ghisa o in acciaio non era una passeggiata, a maggior ragione se andava riverniciato in pendant con la tinteggiatura della stanza. Molti tutorial su internet suggeriscono tutt’ora come pitturare un radiatore per abbinarlo al colore di una camera, ma la manodopera fai da te richiede, fra le varie operazioni, quella del carteggio. Bisognerebbe trovare uno spazio aperto, usare molto olio di gomito per scartavetrare ogni fessura e ciascun elemento, ed utilizzare prodotti adeguati contro la ruggine.
I maggiori brand di interior design propongono, oggi, soluzioni innovative per trasformare un calorifero in un oggetto di arredo. L’esigenza di ristrutturazione di un appartamento è legata alla possibilità di arredare con elementi che siano allo stesso tempo funzionali e decorativi. Non si tratta più di avere un’abitazione dotata di ogni comfort, quanto piuttosto di convertire il comfort in oggetto di design, che impreziosisca una parete o l’angolo di una stanza. Il termoarredo risponde degnamente a questa esigenza, offrendo numerosi spunti per modelli di radiatori simili a vere opere d’arte contemporanea.
Termoarredo, come ristrutturare casa con stile e funzionalità. Guida alla scelta dei caloriferi
I moduli del classico termosifone in ghisa sono sostituiti dall’intreccio di linee futuristiche che conferiscono al sifone slancio e movimento, mentre la pesantezza dell’acciaio viene soppiantata da sagome leggerissime e sofisticate. Il calorifero di una cucina si mimetizza con il tipo di arredo utilizzato, diventando un pezzo fondamentale per arricchire lo stile prescelto. Ad esempio, una cucina in stile urban può adattare un termoarredo la cui geometria richiama i pilastri di una strada trafficata nel centro di una città. Mentre un arredo modulare può essere accostato ad un calorifero dal design pulito, che abbia lo stesso colore dei complementi acquistati. Esistono addirittura radiatori elettrici realizzati in vetro, che occupano pochissimo spazio e la cui trasparenza dona un tocco di luce alla parete nuda di una cucina, mentre chi predilige il classico modello potrebbe optare per colori di tendenza, come il nero o il bronzo.
Il termoarredo offre differenti modelli da installare in ogni tipo di stanza. Il design di un calorifero per un soggiorno è ben diverso da quello di un bagno. La sala da pranzo, arredata generalmente con eleganza, richiede uno stile che accompagni nell’insieme tutti gli elementi. All’uopo i designer hanno studiato radiatori assimilabili a veri quadri d’autore, o a sculture rivoluzionarie degne di un museo all’avanguardia. Basterebbe digitare su internet la parola termoarredo per avere un’idea dell’infinita varietà di proposte e soluzioni. I materiali sono molteplici e spaziano dal cristallo all’alluminio, per finire alla ceramica che si presta come alternativa alla tradizionale ghisa.
Il termoarredo di un bagno si evolve in scalda salviette dalla geometria serpeggiante o dalla placcatura riflettente, e si adatta ad ogni tipo di ambiente, che sia esso minuscolo o molto ampio. Ad esempio, il bagno di servizio, quello dotato di un piatto doccia e di un lavello per i panni, potrebbe essere impreziosito da un termoarredo semplice collocato in maniera tale da occupare il minor spazio possibile. Un bagno grande corredato da una vasca e dai servizi igienici, richiede un radiatore importante, la cui forma sia funzionale oltre che elegante. Si è parlato di scalda salviette, ovverosia di elementi che, oltre ad irradiare calore, mantengono caldi asciugamani e teli, grazie alla loro struttura lineare o modulare. Alcuni designer hanno progettato radiatori simili a delle nicchie o agli scaffali, da installare sul muro ad altezza uomo. All’interno di essi è possibile riporre il corredo del bagno, senza necessariamente ricorrere ai tradizionali mobiletti venduti a poco prezzo dai franchising dell’arredo. Una doppia soluzione in un unico oggetto: ossia quella di riscaldare la stanza contenendo in maniera ordinata il corredo del bagno. Un vero vantaggio se si procede con la ristrutturazione del bagno.
Anche una stanzetta o una camera da letto possono essere corredate di un termoarredo elegante. Pannelli squadrati o con fantasie damascate sono consigliate per una camera matrimoniale dallo stile sobrio, mentre le linee intrecciate somiglianti agli intarsi di un mobile antico si prestano per un arredo in arte povera o in Shabby Chic. Per le camere dei ragazzi le varianti giocano sulle forme fantasiose, simili ai famosi mattoncini da costruzione o alle graffette utilizzate nei momenti di studio. I termoarredi non rispondono solo ad un’esigenza estetica, ma sono concepiti anche per ridurre il consumo energetico utilizzando materiali che garantiscono il risparmio senza rinunciare al calore della casa.
Esistono termoarredi in ceramica il cui costo è leggermente superiore rispetto a quello in alluminio, e radiatori in cemento appositamente progettati per soppiantare la ghisa. Sia la ceramica che il cemento mantengono a lungo il calore irradiato e permettono di ammortizzare la spesa per il loro acquisto sulle successive bollette. Anche il vetro è un materiale innovativo, utilizzato per realizzare termoarredi di classe e di tendenza, ma c’è chi ha trasformato il legno in pannelli termici assimilandoli a veri e propri complementi d’arredo. I sistemi di irradiazione più comuni sono quelli elettrici, ad emissione di infrarossi, adottati principalmente per i pannelli fatti in cristallo o in legno. Quelli tradizionali che sfruttano la caldaia o il termo camino vengono generalmente adottati per la ceramica e il cemento. Il risparmio diventa quindi una questione di scelta: se da una parte qualcuno afferma il minimo impatto ambientale dei sistemi elettrici, qualcun altro ipotizza che l’utilizzo del termo camino ha un vantaggio positivo in termini economici.
L’installazione del termoarredo
Qualsiasi sia la scelta del termoarredo sarà fondamentale chiedere il supporto di professionisti che monteranno i caloriferi in maniera pulita. Bisognerà contattare un idraulico, per l’allaccio delle tubature ed il passaggio dell’acqua calda all’interno dei radiatori. Il suo intervento sarà necessario qualora si adotti la tecnologia della caldaia o quella del termo camino, a maggior ragione se bisognerà cambiare le tubature adottando materiali di ultima generazione. Nei casi in cui si scelgano termosifoni elettrici, essi saranno dotati di una spina da inserire nelle apposite uscite. I radiatori ad infrarossi, nonostante utilizzino la corrente elettrica, sono dotati di sistemi di sicurezza a norma di legge, che consentono di essere collocati anche nei bagni, in prossimità di lavabo o vasche.
L’installazione del radiatore deve rispettare alcune regole, dettate dall’esigenza di riscaldare l’ambiente senza disperdere il calore attraverso i muri. Una stanza grande richiede l’acquisto di termoarredi che ricoprano gran parte della parete sviluppandosi in altezza. E’ il caso degli scalda salviette, concepiti verticalmente anziché orizzontalmente. Se la camera è molto ampia, come ad esempio un ingresso soggiorno o una stanza da pranzo, sarebbe necessario installare due radiatori in due punti distinti del vano, in modo tale da garantire l’irradiazione del calore in zone differenti. I termoarredi a pannello, quelli progettati per le stanze da letto, possono essere posizionati al fine di riscaldare il letto. La collocazione del termosifone in cucina deve essere funzionale, lontano dai forni e da qualsiasi fonte di calore.
Un’irradiazione efficace risponde alle semplici regole della fisica: il calore tende a salire, a differenza dell’aria fredda che cadrà verso il basso. Un calorifero rasoterra consente una migliore irradiazione in tutta la stanza, ma c’è chi propone termoarredi per il soffitto con la tecnologia a soffione. Esistono escamotage che permettono di risparmiare sul consumo, come ad esempio l’uso di pannelli termoisolanti o di soluzioni termoriflettenti da collocare dietro ciascun termoarredo. Il loro utilizzo ridurrebbe la dispersione del calore durante il funzionamento degli elementi, rilasciando il tepore in maniera graduale all’interno della stanza. Anche la collocazione è fondamentale per garantire un ambiente adeguatamente riscaldato. I tradizionali termosifoni sono posizionati sotto una finestra. Ma la funzionalità dei termoarredi consente di collocarli anche verso le pareti interne.
Ogni azienda produttrice di termoarredi consente la stipula di un preventivo, anche on line. I costi variano in base al materiale utilizzato e al numero di radiatori scelti e non sono legati ai metri quadri dell’abitazione. I costi al Mq potrebbero incidere nel caso si vogliano sostituire le tubazioni avvalendosi dell’ausilio di un idraulico, e il compenso di quest’ultimo potrebbe variare in base alle giornate di lavoro. Ogni informazione è reperibile su internet, in maniera gratuita ed in qualsiasi momento.
Prediligere prodotti di qualità e di bellezza per la ristrutturazione delle case potrebbe migliorare l’aspetto estetico della propria abitazione.
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